LEGGERI COME UNA PIUMA? PRENDIAMO LA FORMA DELL’ARIA

LEGGERI COME UNA PIUMA?  PRENDIAMO LA FORMA DELL’ARIA

 

La parola yoga significa unione. Nel senso più completo: unione dell’individuo con tutta la sfera universale di cui è parte integrante. Praticare yoga significa, come dice il suo testo più antico, “percepire il sé in tutte le cose e tutte le cose nel sé”. Partendo dal nostro corpo, dal respiro, dalla mente, possiamo agire su tutto ciò che ci circonda.

Se il corpo cambia, cambia lo spirito e se lo spirito cambia, il cosmo intero si modifica.

Gli elementi del macrocosmo che secondo lo yoga si riflettono nel microcosmo umano sono: Terra, Acqua, Fuoco, Aria, Etere.

YAM è il bija Mantra dell’Aria, la sillaba seme che si può cantilenare prima, dopo o durante il mantenimento della forma per rafforzare l’equilibrio d’aria. Yam ha il suo punto focale collocato nel Chakra del Cuore, che governa l’equilibrio emozionale; dodici raggi luminosi si diffondono dal centro, percorrendo dalle scapole le braccia, come ali simboliche che spaziano nel cielo. Le forme d’aria espandono il torace e il respiro, e favoriscono leggerezza al corpo e alla mente.

Con le mani giunte davanti al cuore, nel gesto di saluto, si recita il Mantra d’inizio: dal Chakra del mio cuore possa l’amore diffondersi in tutto l’universo e poi si diventa la forma di Paksina, il Gabbiano.

In pratica:

unire i piedi per sentire il peso del corpo uniformemente distribuito. Inspirando , sollevare le braccia all’indietro, espirando flettere un poco il busto in avanti. Le mani ruotano sui polsi per volgere i palmi al cielo, le dita aperte e leggere come piume. Le scapole si avvicinano il più possibile una all’altra. Mantenere la forma con respiri che espandono il petto. Il mento spinto in avanti distende la gola, il peso del corpo si sposta verso le punte dei piedi, il corpo diviene leggero.

Gabriella Cella